Concessioni balneari a Ostia, via alla gara: 150 offerte sotto esame dopo l’apertura delle buste

Concessioni balneari a Ostia:
Il Comune di Roma ha aperto le buste per le concessioni balneari di Ostia, registrando un totale di 150 offerte. Il dato emerge dall’analisi dei due bandi pubblicati dall’amministrazione: il primo, relativo a 31 stabilimenti balneari messi a gara lo scorso San Valentino, ha attirato 99 proposte, coprendo interamente i lotti disponibili; il secondo, per 9 “spiagge libere con servizi”, ha raccolto 54 candidature, ma con una distribuzione disomogenea che ha lasciato tre arenili senza pretendenti.
L’iter per arrivare a questo punto non è stato privo di ostacoli. Dopo una sospensiva del TAR del Lazio che aveva congelato le procedure, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Roma Capitale, sbloccando il percorso. Da lunedì 7 aprile, alle ore 15:00, è iniziata la valutazione delle offerte, un passaggio cruciale per rispettare le tempistiche della stagione balneare 2025. “Siamo in una corsa contro il tempo”, ha dichiarato l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi, sottolineando l’impegno dell’amministrazione per garantire “legalità, trasparenza e fruibilità” del litorale.
I numeri confermano l’interesse per Ostia come meta balneare: tutte le 31 concessioni degli stabilimenti hanno ricevuto offerte, segno di un’attrattività che resiste nonostante le complessità burocratiche.
Diversa la situazione per le spiagge libere con servizi: la concentrazione delle proposte su pochi lotti evidenzia una selezione strategica degli operatori, lasciando scoperti tre tratti di costa. Su questo fronte, il Comune sta già valutando soluzioni per assicurare i servizi essenziali – come salvamento e bagni chimici – indispensabili per la sicurezza e l’accesso pubblico.
A supportare l’operazione c’è anche il “Piano mare” di Ama, partito nell’ultimo weekend, che punta a mantenere ordine e pulizia sul lungomare.
Tuttavia, resta il nodo delle tempistiche: con il primo maggio come orizzonte per l’avvio delle attività, la macchina amministrativa deve accelerare per completare assegnazioni e verifiche. “L’obiettivo è un mare accessibile e ordinato, restituito ai cittadini”, ha aggiunto Zevi, evidenziando il rigore nella gestione delle procedure, dal controllo dei titoli alla definizione dei concessionari.
Le tre spiagge deserte rappresentano una sfida aggiuntiva.
L’assenza di offerte potrebbe riflettere una percezione di minor redditività o difficoltà logistiche, ma l’amministrazione non intende lasciare nulla al caso. Le valutazioni in corso dovranno bilanciare rapidità ed efficacia, con l’estate 2025 che si profila come banco di prova per il rilancio del litorale romano.
fonte: romatoday
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