Marco Bonini, tutto sul protagonista di “Tutto quello che ho”: età, carriera, famiglia e quel passato da “diverso”

Roma , Teatro Sala Umberto Prima Dello Spettacolo Teatrale " Fiori D'Acciaio " , Nella foto: Marco Bonini
Stasera, mercoledì 9 aprile, Canale 5 accende i riflettori su Tutto quello che ho, la nuova serie tv che vede Vanessa Incontrada e Marco Bonini al centro di una trama avvincente: una figlia diciottenne sparisce misteriosamente un venerdì sera, dando il via a un racconto che promette emozioni forti. Ma chi è Marco Bonini, l’attore che affianca la Incontrada in questa attesa fiction? Ecco tutto quello che c’è da sapere su di lui, dalla carriera alla vita privata, passando per qualche curiosità che forse non tutti conoscono.
Un romano doc con un’anima da artista
Nato a Roma il 20 agosto 1972, Marco Bonini ha 52 anni e nella capitale ci vive ancora oggi. La sua storia inizia lontano dai riflettori della recitazione: da giovane si dedica alla danza classica e moderna, ma nel 1991 cambia rotta e sceglie il mondo della演技 (acting). Dopo un breve passaggio all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, si forma al Centro Sperimentale di Cinematografia e si laurea in Filosofia alla Sapienza. Un mix di creatività e pensiero che lo rende un artista poliedrico. Il debutto arriva nel 1993 con il film Estasi, seguito dall’ingresso in tv con L’ispettore Sarti. Da lì, la sua carriera decolla tra cinema, teatro e fiction: da Don Matteo a Sotto il sole della Toscana, fino alla trilogia di Smetto quando voglio, dove si fa notare anche come sceneggiatore.
Non solo attore, però. Marco è un autore prolifico: nel 2005 firma il manifesto “The Coproducers” per un cinema più condiviso, nel 2019 pubblica il romanzo Se ami qualcuno dillo (Longanesi), e nel 2022 il saggio L’arte dell’esperienza (La nave di Teseo), premiato al concorso InediTO. L’ultimo lavoro, Se mi manchi è più bello (Ribalta Edizioni, 2024), conferma la sua vena creativa. E poi c’è il teatro: dalla regia di La Vittoria è la balia dei vinti con Cristiana Capotondi, all’interpretazione in Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. Un curriculum che parla da solo.
“Ero un adolescente inconsueto”
Marco non ha mai nascosto le difficoltà degli anni giovanili. In un’intervista a Vanity Fair, ha raccontato: “Sono daltonico, dislessico e miope. Organizzo il mondo visivo in modo diverso dagli altri. Da bambino mi sentivo escluso, e questo mi faceva male.” Ma quel senso di diversità è diventato la sua forza: “A 14 anni ho capito che volevo essere un artista, perché l’arte è il luogo dell’originalità. E io, fin da piccolo, sono sempre stato inconsueto.” Un percorso di riscatto che lo ha portato lontano.
La vita privata: un amore discreto e due figli
Sulla sfera personale, Marco Bonini è un uomo riservato. È sposato con Sinne Mutsaers, attrice, stilista e produttrice nata a Los Angeles da madre americana e padre olandese. La loro storia d’amore è iniziata per caso, durante un viaggio in aereo, ma i dettagli restano un mistero: non si conosce la data del matrimonio né molto altro. Sinne ha un passato affascinante: cresciuta in Africa, laureata in Relazioni Internazionali e Film in California, ha studiato a La Sorbona e si è specializzata in recitazione e design. Dalla loro unione sono nati due figli, Orlando (2003) e Maya (2010), ma la coppia tiene la famiglia lontana dai riflettori.
Stasera in tv
Da stasera, Marco Bonini torna sul piccolo schermo accanto a Vanessa Incontrada in Tutto quello che ho, una serie che si preannuncia intensa e che lo vede nei panni di un padre alle prese con un dramma familiare. Un ruolo che, visti il suo talento e la sua sensibilità, sembra cucito su misura per lui. Pronti a scoprirlo?
fonte: il Messaggero
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