L’Ultimo Saluto a Papa Francesco: la Chiesa in Lutto si Stringe attorno al Suo Pastore
Alle 7:35 il cuore di Francesco si spegne. La salma veglia Casa Santa Marta, poi in San Pietro da mercoledì: sabato l’addio. I fedeli in lacrime: “Ci ha amati fino all’ultimo”
Città del Vaticano, 23 aprile 2025 – Un silenzio solenne avvolge il Vaticano, rotto solo dal suono delle campane che, in tutta Italia, annunciano il lutto per la morte di Papa Francesco. Alle 7:35 di lunedì 21 aprile, il Pontefice argentino, Jorge Mario Bergoglio, si è spento a 88 anni, stroncato da un ictus cerebrale seguito da un coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile, come riportato dal certificato medico. La Chiesa universale piange il “Papa della misericordia”, mentre i fedeli, ancora increduli, si radunano in Piazza San Pietro per un ultimo saluto.
Il Rito della Constatazione e l’Omaggio dei Collaboratori
Nella Cappella al piano terra di Casa Santa Marta, si è concluso questa mattina il rito della constatazione della morte, presieduto dal cardinale camerlengo Kevin Farrell. Dopo la lettura del certificato di decesso e l’atto formale di convalida, si sono svolte le preghiere previste dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
La salma di Francesco, deposta in una semplice bara, è stata avvolta dalla commozione di un rito durato circa un’ora. La Sala Stampa vaticana ha comunicato che la Cappella è ora aperta ai collaboratori del Pontefice, che possono sostare in preghiera davanti al corpo del loro Pastore. Un gesto che riflette la semplicità di Bergoglio, sempre vicino a chi lo ha affiancato nel suo ministero.
Nel frattempo, gli appartamenti papali sono stati sigillati, come prevede la tradizione: non solo la residenza al secondo piano di Casa Santa Marta, dove Francesco viveva, ma anche quella al terzo piano del Palazzo Apostolico, usata raramente, se non per gli Angelus domenicali. Un atto simbolico che segna l’inizio della Sede Vacante.
Piazza San Pietro: il Rosario e il Dolore dei Fedeli
Ieri sera, Piazza San Pietro si è trasformata in un mare di luci e preghiere. Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, ha guidato il Rosario in suffragio di Papa Francesco, ricordando le sue parole: “Non dimenticatevi di pregare per me”. “Accompagniamo il nostro Santo Padre nella sua Pasqua”, ha detto Gambetti, invitando i fedeli a ringraziare Dio per “i doni concessi alla Chiesa attraverso il ministero apostolico di Francesco, pellegrino di una speranza che non delude”. La morte, ha aggiunto, “non è una porta che si chiude, ma l’ingresso nella Gerusalemme celeste”.
Tra la folla, il dolore si mescola all’incredulità. Solo domenica mattina, Francesco aveva salutato i pellegrini dalla papamobile, regalando un ultimo sorriso prima della benedizione Urbi et Orbi. “È un momento di grande sofferenza per la Chiesa”, ha dichiarato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, invitando le diocesi italiane a suonare le campane in segno di lutto e a organizzare momenti di preghiera. “Affidiamo il nostro amato Papa all’abbraccio del Signore, certi che, come lui ci ha insegnato, tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre”.
L’Ultimo Viaggio di Francesco
Eletto il 13 marzo 2013 dopo la rinuncia di Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio ha guidato la Chiesa per dodici anni, segnandola con il suo carisma umile e il suo impegno per i poveri, il dialogo interreligioso e la pace. La sua salute, già fragile, era peggiorata a marzo con una polmonite bilaterale che lo aveva costretto a 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, fino al 23 marzo. Nonostante le difficoltà, Francesco non aveva rinunciato al suo ministero: il giorno di Pasqua, oltre al giro in Piazza San Pietro, aveva incontrato brevemente il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, in un gesto di apertura e diplomazia.
Secondo la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, i funerali si terranno tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, probabilmente sabato 26 aprile, come deciso dalla prima Congregazione dei cardinali. La salma sarà esposta nella Basilica di San Pietro a partire da mercoledì 23 aprile, per consentire ai fedeli di rendere omaggio. Il Conclave, previsto tra il 6 e il 10 maggio, potrebbe essere anticipato se tutti i cardinali elettori saranno a Roma.
Un’Eredità di Speranza
Nel suo testamento spirituale, reso pubblico dalla Sala Stampa vaticana, Francesco ha chiesto di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in una tomba semplice con la sola iscrizione “Franciscus”. “Offro la mia sofferenza al Signore per la pace e la fratellanza dei popoli”, aveva scritto, lasciando un messaggio che risuona come un monito per il mondo.
Mentre la Chiesa si prepara a un nuovo capitolo, il ricordo di Papa Francesco rimane vivo nei cuori di milioni di fedeli. La sua voce, che ha parlato di misericordia e giustizia, continua a echeggiare, come un faro in un mondo assetato di speranza.
fonte: ANSA